Un solo smartphone nell’arco della sua vita produce 95 chilogrammi di CO2. Anche se spesso non ce ne si rende conto, ogni messaggio, foto o video caricato o scaricato dalla rete viene trasportato ed elaborato in centri dati che richiedono molta energia: energia in buona parte proveniente da combustibili fossili. A questo si aggiungono poi i consumi e le risorse necessarie a trasportare i componenti in fabbrica, assemblare i dispositivi e poi riportare i prodotti finiti nei paesi di vendita.

Si prevede che entro il 2040 l’industria dell’informazione e della comunicazione (Itc) produrrà più emissioni di gas serra di tutte le auto e le moto insieme, con effetti importanti sul clima.

Per questo motivo, ITS INCOM sta partecipando a “GreenComputing”: un progetto co-finanziato dall’Unione Europea per informare e sensibilizzare sulle conseguenze ambientali dell’utilizzo dei dispositivi digitali.

Il progetto GreenCo

Oltre a ITS INCOM, l’iniziativa coordinata dal Centro nazionale di Sviluppo informatico e delle Comunicazioni di Madrid insieme al Dipartimento di Informatica dell’Università di Alcalà coinvolge diverse realtà europee come l’ European Software Institute Central Eastern Europe di Sofia (Bulgaria) e il Campus des Métiers et des Qualifications Numérique Drôme-Ardèche (Francia).

Quattro sono gli obiettivi del progetto “GreenCo”: la pubblicazione di un E-book ricco di informazioni sull’inquinamento legato all’utilizzo e allo smaltimento dei dispositivi digitali, le buone pratiche per ridurre il proprio impatto ambientale nella vita di tutti i giorni e la legislazione a riguardo (il libro è già disponibile ed è scaricabile gratuitamente a questo link); la programmazione di un’app per valutare la propria consapevolezza su questo tema e l’organizzazione di un corso di formazione multilingue riguardo l’inquinamento digitale.

L’inquinamento digitale, un problema ancora poco discusso

«Si parla molto di inquinamento ambientale – spiega Alice Caccia, tutor e responsabile dei progetti all’estero di ITS INCOM -, ma molte persone non conoscono il vero impatto del settore digitale. Lo smaltimento dei dispositivi e le grandi quantità di energia consumate per il funzionamento di Internet sono problemi che hanno forti conseguenze sull’ambiente, ma che spesso rimangono nascoste. L’obiettivo di progetto GreenCo è proprio quello di aumentare la consapevolezza intorno a questo tema, soprattutto tra i giovani dai 15 ai 30 anni: la fascia d’età che più utilizza le tecnologie digitali».

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